La differenza è sostanziale e netta.
E’ necessaria per differenziare attività motorie private dalle proposte professionali del turismo.
Benché alla base vi siano gli stessi oggetti, la bicicletta, escludendo l’utilizzo sportivo, intesa come veicolo quindi un mezzo di trasporto e il turismo, inteso come l’insieme di servizi di viaggio.
Il cicloturismo e il turismo in bicicletta infatti si identificano nel viaggio, quel piacere di muoversi nell’ambiente con uno scopo, che può essere tra i più vari:
il cicloturismo è una attività motoria in cui si predilige pedalare e identifica il viaggio in un percorso,
il turismo in bicicletta si identifica nel conoscere e scoprire cose nuove e il viaggio sarà di curiosità,
entrambi ricercano la possibilità di emozionarsi attraverso sensazioni originate da incontri lungo il percorso che nel primo caso sono mordi e fuggi mentre nel secondo sono più slow e più dedicate.
Tuttavia spesso il cicloturista ha come fine un percorso una meta finale con un itinerario ben preciso, mentre il turista in bicicletta è più curioso il cui fine è conoscere ed andare a ‘toccare con mano’ il territorio attraversato, fermandosi spesso per incontri ed esperienze.
Praticamente la differenza sostanziale sta proprio in questo concetto.
Il cicloturismo è una attività motoria, Il turismo in bicicletta è una attività osservazione e di approfondimento.
Pertanto il primo caso è legato ad un evento che può essere condotto in autonomia dal singolo o al più in gruppo condividendo un percorso che attraversa il territorio, mentre il secondo caso è costituito da un viaggio vero e proprio in cui i numerosi servizi sono volti ad agevolare l’incontro e conoscenza del territorio
Il cicloturismo si può effettuare con una organizzazione autonoma, ovvero gli elementi del viaggio sono reperibili con semplicità.
Il turismo in bicicletta è spesso legato ad incontri con altre persone, prodotti tipici o esperienze dirette, tutte dislocate nel territorio, che per individuarne la location o ottimizzare i tempi è necessario l’appoggio di uno o più professionisti del turismo.
Infatti
il cicloturismo è legittimato dal Coni come attività individuale attività ludico motoria da effettuarsi in proprio, con il fine di dare al socio la tutela con copertura assicurativa (e altre agevolazioni) durante l’esercizio, mentre
il turismo in bicicletta è turismo a tutti gli effetti, legittimato da opportune leggi, ovvero si identifica in una serie di servizi commerciali, volti al sostenere il visitatore nel viaggio, condotti da professionisti che offrono le loro prestazioni e si assumono la responsabilità dell’incolumità e tutela dell’utente stesso.
Purtroppo ad oggi questa differenza non viene o non si vuole cogliere, con conseguenze traumatiche per il mondo del turismo.
Troppo spesso ci troviamo di fronte ad associazioni di promozione sportiva affiliate al Coni oltre a innumerevoli asd o ssd, sicuramente esperte in materia sportiva ma inadatte e inopportune nell’ambito turistico, che tuttavia , nel nome della bicicletta, equivocano (forse?) intenzionalmente il concetto di cicloturismo con turismo in bicicletta, proponendo come attività cicloturistiche prodotti commerciali del turismo, cui non sono abilitati ad organizzare in quanto dilettanti e non professionisti.
Da queste organizzazioni nascono numerosi fasulli professionisti, semplici istruttori sportivi probabilmente esperti nella materia motoria ma non abilitati al rapporto verso terzi, che soggiogati da finte e invalide giustificazioni di altrettanto inesistenti professioni, vanno a creare danno all’immagine del turismo e degli operatori turistici in regola con le normative, attraverso proposte e condotte che non riescono a dare tutela al cliente nonostante denari investiti in raggiri assicurativi.
Ma non tutti marciano male. Molti sono gli operatori turistici che nell’ambito del turismo in bicicletta sono scrupolosi della legalità.
Esistono anche associazioni come Fiab che promuove il cicloturismo con atteggiamento onesto e rispettoso di ogni norma e regola, che invita a salire in sella, in solitaria o in gruppo, per condividere questa splendida modalità di viaggio.
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